Simbolo dell’italianità nel mondo, la pizza ha origini antichissime che però non tutti conoscono. Si suppone che fosse già presente, con forme ed ingredienti differenti, nella tradizione culinaria etrusca; bisogna però aspettare l‘800 perché assuma le caratteristiche del prodotto che ancora oggi mantiene intatte.
All’inizio si trattava infatti di un piatto povero, pasta di pane cotta nel forno a legna e condita con pochi e semplici ingredienti quali aglio, strutto e sale grosso, a cui in seguito si è aggiunta la salsa di pomodoro, importata dal Perù dopo la scoperta dell’America.
Fu nell’estate del 1889 che il rinomato pizzaiolo Gennaro Esposito, in onore della visita a Napoli del re Umbero I e della regina Margherita, preparò una pizza speciale che riportava i colori della bandiera italiana. Pomodoro, mozzarella e basilico erano gli ingredienti di quella che fu chiamata “Pizza alla Margerita”, in onore della regina che ne fu entusiasta.
In realtà già dagli inizi del secolo abbiamo notizie di locali specializzati nella produzione di pizze a Napoli, dapprima come forni che vendevano cibo da strada e successivamente come pizzerie. L’Antica Pizzeria Port’Alba è considerata la più antica della città ancora esistente; iniziò a produrre pizze per ambulanti nel ‘700 per poi diventare ristorante-pizzeria nel 1830.
L’Associazione Vera Pizza Napoletana, fondata nel 1984, riconosce come autentica pizza partenopea solo due varianti, la Margherita e la Marinara, che devono avere le seguenti caratteristiche: pasta morbida ed elastica, forma tonda con diametro massimo di 35 cm, bordi rialzati di 1-2 cm (cornicione) e cottura effettuata esclusivamente con forni a legna.
Non esiste paese al mondo in cui la pizza italiana non sia conosciuta e amata, sebbene con varianti legate alla cultura gastronomica del luogo; ecco perché Refrattari Valoriani offre una gamma di forni professionali in materiali refrattari che permettono di cuocerla nel rispetto della vera tradizione. Perché le generazioni future sappiano che la pizza, quella vera, è fatta dalle mani sapienti dell’uomo, è cotta con fuoco a legna che impreziosisce il cibo e perché continui a rappresentare nell’immaginario collettivo il piatto artigianale per eccellenza.
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